venerdì 25 luglio 2014

NOCERE

[Scritto su un foglio bucato, lasciato infilzato tra le palizzate di un cancello di Rose Red Road. A tratti è difficile leggere. Qualcuno ha cercato di cancellare l'inchiostro a ditate.]

Ti tendi.
[...] cerchi di nutrirmi. Mi dai tutto. Le tue ossa, la tua anima.
Sai che [...] a pezzettini, non ci sarà più niente.
Ti amo. Fino al giorno in cui [...]
E poi c'è una sola lettera. Una D. E tu [...] non farle male.
Come posso [...] senza ferire nessuno?
[Frase illeggibile]
Fammi ancora annusare la tua pelle.
D. tremava quando mi ha detto [...] solo me."
Io amo.
E' un modo malato di[...]?
Ho sangue tra le mani. Ho immagini di [...] che urla contro di me.
La bambina piange. Non ricordo [...] dopo. Chi sono io?
Perchè sono qui?
Perchè qualche ora dopo non ho inseguito Rox? Perchè non avevo [...] per baciarla.
 [...] più nessuno.
Ho fame. Ho voglia di [...] sulle ossa di S., di piegarle e [...] ma finirebbe tutto.
Non voglio farle male. Mi mette di fronte alla realtà. E questo mi uccide.
Mi uccide come D. [...] soqquadro.
Caos. E dove sono andati gli angeli? Un tempo ne avevo uno.
Sarà andato a morire? Era così bianca. Come si chiamava?
Devo fare l'operazione. [...] me.
Intanto posso tagliare la carne. Come mi pare.

Mi sono reso conto che nel bagno c'era molto sangue. Sangue sul lavandino. Sangue sul laccio emostatico e sui rasoi: ma chi li ha comprati i rasoi? Io non ce l'ho la barba. E chi l'ha messo il coltellino sul lavabo? Perchè c'è sangue?
Ho rotto lo specchio. Non capisco.

[L'ultimo capoverso è scritto di getto, la scrittura si incrina pericolosamente e si fa leggermente più arcuata e meno ordinata. C'è una ditata di inchiostro sull'ultima riga.]

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